Welcome to European Tribune. It's gone a bit quiet around here these days, but it's still going.
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Here's an Italian version. There are some minor changes that appear better in Italian than a literal translation. I've noticed in reading the treaty that there are no provisions or norms for "nomination" or "candidatura." The president is elected by the majority of Council members.(I imagine this opens a discussion on whether he's entitled to be a candidate or not along with others.)

Also I qualified "exemption for the UK" as an "esenzione giurisdizionale" since that is what the treaty says. The UK can't be dragged before European Courts if its laws concerning human rights contrast with those of the Union.

In the paragraph on "extraordinary renditions" I have spelled out in full the Convention (Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali) as in the Treaty's protocols and therefore changed the preceding phrase to "...,have led to an unprecedented decline in liberties and civil rights,..."

Whatever, we can discuss these fine points in the next diary.


Petizione contro la candidatura di Tony Blair come Presidente dell'Unione europea

Noi, cittadini europei di ogni origine e appartenenza politica, desideriamo esprimere la nostra totale opposizione alla candidatura di Tony Blair alla presidenza dell'Unione Europea.

Il Trattato di Lisbona istituisce una nuova figura istituzionale: il presidente del consiglio dell'Unione europea eletto dal Consiglio con mandato di due anni e mezzo rinnovabile una sola volta.  In base al trattato, il presidente "presiede e anima i lavori del Consiglio europeo;" e "assicura la preparazione e la continuità dei lavori del Consiglio europeo [...]" Inoltre, "Il presidente del Consiglio europeo assicura, al suo livello e in tale veste, la rappresentanza esterna dell'Unione per le materie relative alla politica estera e di sicurezza comune, [...]"

Il futuro presidente avrà dunque un ruolo chiave nel determinare la politica dell'Unione e nei rapporti con il resto del mondo. La prima investitura avrà un peso simbolico maggiore sia per i cittadini dell'Unione europea sia per l'immagine dell'Unione nel mondo. In tale prospettiva, crediamo che sia essenziale che il primo presidente incarni lo spirito e i valori del progetto europeo.

Da tempo voci insistenti esprimono il volere, in certi ambienti, di vedere Tony Blair scelto come primo presidente dell'Unione europea. Tale elezione, qualora dovesse accadere, sarebbe in totale contrasto con i valori professati nel progetto europeo.

In  violazione della legge internazionale, Tony Blair ha impegnato il suo paese nella guerra in Iraq, una guerra osteggiata dalla stragrande maggioranza dei cittadini europei. La guerra ha mietuto centinaia di migliaia di vittime e ha creato milioni di rifugiati. La guerra ha contribuito a destabilizzare il Medio Oriente e a erodere la sicurezza mondiale. Per portare il suo paese in guerra, Tony Blair ha fatto un uso sistematico della menzogna  e della manipolazione dell'informazione. Il suo ruolo nella guerra in Iraq peserebbe negativamente sull'immagine dell'Unione nel mondo qualora fosse eletto presidente.

I passi presi dal governo di Tony Blair e la sua complicità con l'amministrazione Bush nel programma illegale delle "extraordinary renditions" (consegne straordinarie), ha portato a un declino senza precedenti delle libertà e dei diritti civili, palesemente in contrasto con le norme della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali che è parte integrante del trattato.

La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea formalizza i valori fondanti del progetto europeo ed è uno dei pilastri del nuovo trattato. Tony Blair ha osteggiato la sua inclusione nel Trattato di Lisbona e ha strappato un'esenzione giurisdizionale per il Regno Unito.

Invece di promuovere l'integrazione europea, l'ex primo ministro ha posto dei pesanti paletti durante le trattative a Lisbona con l'intento di bloccare qualsiasi progresso su temi sociali e in materia di tassazione nonché sulla difesa comune e la politica estera.

Inoltre appare insensato che il primo presidente dell'Unione europea sia stato in precedenza il capo di un governo che ha tenuto il suo paese fuori da due pilastri fondamentali della costruzione europea: la zona Schengen che regola il movimento libero dei popoli e l'Eurozone.

In un momento storico in cui una delle priorità delle istituzioni europee è di rinsaldare il contatto con i propri cittadini, ci pare essenziale che il presidente debba essere una personalità nella quale la maggioranza dei cittadini possa identificarsi. Per tanto, dichiariamo la nostra netta opposizione a questa candidatura.

by de Gondi (publiobestia aaaatttthotmaildaughtusual) on Sun Feb 3rd, 2008 at 04:52:41 PM EST

"...to see Tony Blair appointed the first President of the European Council. This appointment, were it to take place, would be in total contradiction with the values professed by the European project."

Article 9B, point 5 says that the president is elected by a qualified majority of the European Council.

Anyone can be nominated. The bottom line is who can muster a qualified majority. Tony Blair can lobby all he wants with members of the European Council. With this in mind, the goal should shift to petitioning European Council members.

by de Gondi (publiobestia aaaatttthotmaildaughtusual) on Sun Feb 3rd, 2008 at 05:18:38 PM EST
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thanks a lot, de Gondi! We can pursue the discussion in the next diary: Phase 2: Petition against a Tony Blair presidency

"Dieu se rit des hommes qui se plaignent des conséquences alors qu'ils en chérissent les causes" Jacques-Bénigne Bossuet
by Melanchthon on Sun Feb 3rd, 2008 at 06:45:59 PM EST
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